Dal momento che ci troviamo di fronte ad una situazione del tutto anomala e imprevedibile nei suoi sviluppi, ogni norma si deve ritenere giuridicamente inapplicabile in tutte le sue parti. Nel nostro caso nella metodologia e nella docimologia.
Quindi:
1) Consiglio di sviluppare una didattica metodologica, utilizzando in tal caso tematiche anche dell’anno, ma non solo. In ogni caso che siano esemplari ai fini dell’acquisizione dei principi metodologici.
2) Ritengo che tutti gli alunni vadano promossi per motivi facilmente comprensibili.
3) Per le prime classi le valutazioni possono tener conto: a) voto di ammissione alla scuola media superiore; b) sulle prove valide dei mesi precedenti la pandemia; c) sull’applicazione pratica della metodologia trattata.
4) Per le classi intermedie: i punti b) e c) delle prime classi, nonché sulle valutazioni dell’anno precedente.
5) Per l’ultima classe: in previsione di una modifica temporanea degli esami di stato, conviene applicare i criteri di valutazione delle classi precedenti, sviluppando tematiche metodologiche che siano strettamente connesse ad argomenti contemporanei e/o di grande attualità (compresi quelli di latino e greco).
Ad esempio vi allego un mio lavoro di quando ero preside e che fu molto apprezzato, a suo tempo, anche dallo staf ministeriale di Giovanni Berlinguer, composto da persone di alta competenza culturale e pedagogica.[da Romualdo Marandino]