Il CLE davanti alla crisi della Grecia
Carissimi tutti,
dopo i risultati del Referendum Greco non posso tacere. Il CLE è un associazione che vede nella Grecia la culla della nostra cultura e la sostanza del nostro operato umanistico. Non possiamo tacere.
A parte il risultato del Referendum – secondo me ogni esito non poteva che essere problematico – la questione dimostra gli errori di principio nella definizione dell´Unione Europea: Da anni si parla solo di Euro, e di Euro, e di Euro – e di bilanci, e spread e quotazioni in borsa. È questa la UE ?
Tutto il disastro viene da questa drammatica mancanza di una definizione culturale dell´Europa.
Se la Grecia precipita, è una vergogna di tutta l´Europa. Se non siamo capaci di salvaguardare la nostra culla, siamo poveri tutti noi.
In queste circostanze – forse interpretabili come una crisi dovuta, da aspettarsi e da vedere come un grosso compito – dobbiamo ancora di più impegnarci nel nostro lavoro umanistico. Tacere e soffrire sarebbe la via sbagliata.
Direi che proprio ora il CLE deve pronunciarsi, là dove può, come portavoce di quella Graecitas che sta alla base di tutto ciò che chiamiamo sostanza europea. Siamo chiamati a parlare senza mezzi termini: Anche noi siamo Grecia. E chiediamo dignità. Abbiamo il diritto di farlo. Anzi: Abbiamo il dovere. Nessuna delle nostre azioni potrà da sola cambiare il mondo. Ma ogni parola pronunciata potrà dare un impulso. Se rinunciamo a farlo, non abbiamo ragion di chiamarci umanisti.
Con una certa amarezza in bocca, con qualche lacrima asciugata, con una certa ira in pancia e non poco coraggio nel cuore Vi saluto cordialmente
Rainer Weissengruber
Presidente internazionale del CLE