Guardarsi intorno: ambienti di apprendimento georeferenziati per la riscoperta e la rilettura di aree di interesse storico e archeologico

Scenario di riferimento: che cosa sono gli ambienti di apprendimento georeferenziati o GLOCs?

Un ambiente di apprendimento (ad esempio una piattaforma di e-learning) può essere in certi casi “georeferenziato”. I GLOCs [Geo Localized Online Courses] sono ambienti di apprendimento aperti basati sul posizionamento geografico dei partecipanti e sul principio della “glocalizzazione”. L’ipotesi didattica consiste nello stimolare un approccio esplorativo alla realtà, mediato dalla tecnologia ma prima di tutto basato sulla scoperta effettiva di elementi, tracce e dettagli che appartengono al mondo reale. Metodologicamente, si tratta di forme di didattica outdoor e allo stesso tempo situata, simili ai webquest, in cui, al contrario di quanto accade in certe applicazioni apparentemente analoghe di realtà aumentata, non è la tecnologia che filtra e indirizza la percezione del mondo, ma il mondo in quanto tale che rivela a chi sa osservare ciò che contiene e i possibili percorsi che si possono sviluppare a partire da quella determinata angolazione, da quel punto di vista, da quel determinato luogo. Il modello metodologico che ne deriva consiste essenzialmente nello sviluppo di percorsi di scoperta parzialmente guidati su un’area territoriale delimitata. Ogni percorso di scoperta è realizzato mettendo in evidenza oggetti georeferenziabili, in prossimità dei quali (se si cammina nell’area oggetto del percorso con un dispositivo dotato di GPS) si può accedere a dei contenuti educativi, ovvero ottenere delle informazioni e svolgere specifiche attività didattiche o di approfondimento.

Il progetto

Il progetto proposto da eKnow e CLE consiste nell’applicare il framework dei GLOCs alla seguente ipotesi di lavoro:

  1. percorsi di lettura critica di un’area archeologica o di un contesto monumentale di medie o grandi dimensioni;

Il progetto consiste (in sintesi) nella realizzazione di uno o più percorsi da parte di un gruppo di studenti guidato da uno o più insegnanti. Realizzare un percorso GLOC significa effettuare un’indagine sul campo per evidenziare un certo numero di “spot” (tipicamente da un minimo di 12 a un massimo di 24) in grado di raccontare l’oggetto dell’indagine da diversi punti di vista. I criteri adottati per scegliere gli “spot” sono di solito legati alle tipicità del contesto preso in esame: si evidenziano di solito alcuni elementi imprescindibili, magari attraverso interpretazioni inconsuete, oppure oggetti riferibili al bisogno di mostrare anche aspetti meno noti e scontati del contesto oggetto di indagine.

Lo schema da seguire nella realizzazione dei contenuti riferiti ad ogni “spot” inserito nel percorso è rigoroso e consiste in 3 passaggi essenziali:

  1. introdurre l’oggetto di indagine con un breve racconto il cui scopo non è spiegare dettagliatamente che cosa si sta osservando, ma stimolare forme di osservazione critica, curiosità e attenzione ad alcuni dettagli: l’approccio utilizzato richiama, in sostanza, lo storytelling;
  2. integrare il racconto con una serie di domande aperte il cui scopo è stimolare riflessioni critiche, anche attraverso tecniche che richiamano il “pensiero laterale”: le domande suggerite dovrebbero servire al singolo “esploratore” per interrogarsi su ciò che sta osservando in modo da collocarlo meglio rispetto ai contesti in cui può rientrare (contesto storico, urbanistico, visivo…) e agli eventuali gruppi per discutere e condividere impressioni, raccogliere altre informazioni, sviluppare associazioni di idee, sempre a contatto diretto con il luogo o l’oggetto su cui ci si sta interrogando;
  3. associare allo “spot” una o più tracce di lavoro legate al significato e alle implicazioni delle domande aperte, mettendo a disposizione di chi volesse approfondire alcuni aspetti o tematiche specificamente riferibili al luogo o all’oggetto segnalato alcuni strumenti e risorse, sotto forma di attività da svolgere direttamente in piattaforma: discussioni basate su forum, raccolte di immagini, pagine di diario, conversazioni, lettura di fonti e relativi commenti, confronti tra dettagli, ricerche iconografiche e così via…

Complessivamente, la metodologia utilizzata è affine al problem-based learning (PBL), con una connotazione orientata in parte al webquest (ricerca guidata), in parte all’approccio progettuale che caratterizza quasi tutti i modelli di apprendimento attivo. Il percorso che si cercherà di costruire dovrà in ogni caso permettere un approccio al contesto indagato secondo due diverse modalità:

  • limitarsi alla scoperta dei luoghi e degli oggetti selezionati, lettura del “racconto” associato e confronto o discussione sulla base delle domande critiche relative: in questo caso si può indicativamente calcolare che si possa dedicare ad ogni luogo inserito nel percorso un arco di tempo compreso tra i 30 e i 60 minuti (al netto delle eventuali necessità logistiche: orari e modalità di accesso, affollamento…);
  • puntare sulla lettura, sul confronto e sullo svolgimento di una o più attività di approfondimento collegate al luogo o all’oggetto di indagine: in questo caso si può indicativamente calcolare che si debba dedicare ad ogni luogo inserito nel percorso un arco di tempo compreso tra 1 e 3 ore (a seconda delle attività svolte o del grado di approfondimento di ciascuna di esse…)

Il progetto può avere esiti molteplici e si configura come un processo integrato che comprende almeno:

  • un percorso mirato di formazione e aggiornamento degli insegnanti coinvolti sulle metodologie PBL e sulla progettazione didattica integrata;
  • un percorso di ricerca con implicazioni interdisciplinari per gli studenti;
  • un percorso di sviluppo di competenze sulle tecniche di implementazione di contenuti didattici digitali e ambienti di apprendimento virtuali sia per i docenti che per gli studenti coinvolti.

Gli ambiti applicativi sono molteplici:

Possono essere coinvolte scuole di qualsiasi ordine e grado, con maggiori possibilità di attuazione nelle scuole medie superiori
nella realizzazione di un GLOC entrano in gioco le più svariate discipline:

·         storia dell’arte, arte, musica

·         storia, filosofia, storia delle religioni

·         geografia e geometria

·         letteratura e lingue classiche e moderne

·         materie scientifiche

·         materie tecniche o con implicazioni tecnologiche

Partecipare alla progettazione e alla realizzazione di un GLOC può permettere di raggiungere vari obiettivi, partendo dall’acquisizione di nozioni specifiche relative alle discipline coinvolte e dalla conoscenza del territorio. Ma anche…

abilità:

·         capacità di leggere e interpretare mappe e carte geografiche digitali

·         capacità di elaborare mappe e percorsi adottando strumenti di tipo GIS

competenze:

·         miglioramento della capacità di osservare criticamente contesti specifici

·         miglioramento delle capacità logiche, interpretative e progettuali

·         aumento della capacità di identificare elementi rilevanti in un contesto

·         miglioramento delle capacità narrative

·         consolidamento della capacità di ricerca

attitudini:

·         aumento dell’attenzione

·         aumento della curiosità e della creatività

Modalità di organizzazione e gestione

Il progetto si configura come partnership attiva tra scuole, CLE ed eKnow. In sintesi, si identificano due livelli di attuazione, in ciascuno dei quali il ruolo degli attori coinvolti assume una specifica connotazione:

  1. nel primo livello di attuazione la partnership attiva vede coinvolti CLE e le scuole. Consiste in una fase di esplorazione, osservazione e ricerca:
Che cosa fa la scuola Che cosa fa il CLE

 

Identifica le aree di interesse presenti nel territorio e le propone alle scuole cercando di coinvolgerle nel progetto

 

Se la scuola  aderisce…

 

 
Forma un gruppo di lavoro composto da almeno 3 insegnanti e 20 ragazzi

 

Circoscrive e definisce il contesto oggetto della ricerca attraverso un confronto con gli insegnanti e gli studenti coinvolti

 

Propone agli insegnanti coinvolti un percorso di formazione sulla metodologia PBL. Il percorso può essere effettuato (in accordo con eKnow):

·         online (MOOC introduttivo su PBL & PBL)

·         in presenza (seminario di 4 ore, nella scuola)

 

Sulla base di quanto acquisito, predispone un dossier PBL sull’attività di ricerca e di indagine da svolgere

 

Esamina il dossier e suggerisce eventuali varianti e miglioramenti
Definisce i criteri e le modalità su cui si baseranno la o le ricognizioni da effettuare sul campo

 

Esamina i criteri e suggerisce eventuali varianti e miglioramenti
Organizza la o le ricognizioni sul campo Accompagna e/o supporta la o le ricognizioni sul campo suggerendo ipotesi di osservazione e strategie per la raccolta di dati e informazioni

 

Organizza e gestisce la condivisione dei risultati ottenuti attraverso le ricognizioni sul campo e definisce le strategie da adottare nella ricerca di informazioni e risorse integrative

 

Garantisce un eventuale supporto iniziale alla definizione delle strategie di ricerca
Mette a disposizione del gruppo di lavoro della scuola le linee guida relative allo sviluppo dei GLOCs (in accordo con eKnow)

 

Imposta una bozza di sviluppo del prodotto finale basata sui dati raccolti, i risultati delle ricognizioni e le ricerche effettuate tenendo conto delle linee guida

 

Esamina la bozza e suggerisce varianti e miglioramenti

 

  1. nel secondo livello di attuazione la partnership attiva è tra CLE ed eKnow. Consiste in una fase di implementazione dell’oggetto didattico di tipo GLOC ricavabile dalla ricerca effettuata:
Che cosa fa il CLE Che cosa fa lo staff di eKnow

 

Raccoglie, analizza e seleziona i materiali prodotti dalla scuola attraverso la ricerca effettuata sul campo (e non solo…)

 

Predispone su eKnow il template che il gruppo di lavoro della scuola utilizzerà per implementare il prodotto finale

 

Implementa una versione draft del prodotto didattico sulla base delle linee guida e del template a disposizione

 

Supporta il gruppo di lavoro del CLE nell’implementazione
Rivede la versione provvisoria del prodotto e suggerisce varianti e miglioramenti

 

Implementa una versione definitiva tenendo conto dei suggerimenti dello staff di eKnow

 

Pubblica il prodotto realizzato mettendolo a disposizione di tutti gli interessati

 

Garantisce forme di supporto sul prodotto realizzato a tutti gli interessati sulla base di accordi specifici

 

Garantisce forme di supporto sul prodotto realizzato a tutti gli interessati sulla base di accordi specifici

 

 

 

 

Nota. I progetti riferibili a questo scenario potrebbero rientrare nelle seguenti priorità e obiettivi dei programmi PON per la scuola: priorità 10.iii e 10.a obiettivi 10.1 10.2 e 10.8 (vedi scheda).

Assi e azioni PON 

Asse I Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente

 

Priorità: Obiettivi specifici:
10.i Riduzione e prevenzione dell’abbandono scolastico precoce, nonché promozione di un accesso paritario all’istruzione prescolare, primaria e secondaria di qualità;

 

10.iii Rafforzamento della parità di accesso alla formazione permanente per tutte le fasce di età nei contesti formali, non formali e informali;

 

10.iv Miglioramento dell’utilità dei sistemi di insegnamento e formazione per il mercato del lavoro.

 

10.1 Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica;

 

10.2 Miglioramento delle competenze chiave degli allievi;

 

10.9 Miglioramento delle capacità di autodiagnosi, autovalutazione e valutazione delle scuole;

 

10.3 Innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta;

 

10.6 Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale;

 

10.8 Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi, anche attraverso il sostegno all’accesso a nuove tecnologie e la fornitura di strumenti di apprendimento adeguati e la promozione di risorse di apprendimento online.

 

 

Asse II Potenziare le infrastrutture scolastiche e le dotazioni tecnologiche

 

Priorità Obiettivi specifici:
10.a Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale, nonché nella formazione permanente, sviluppando l’infrastruttura scolastica e formativa

 

10.7 Miglioramento della sicurezza, dell’efficientamento energetico, dell’attrattività e della fruibilità degli ambienti scolastici;

 

10.8 Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi, anche attraverso il sostegno all’accesso a nuove tecnologie e la fornitura di strumenti di apprendimento adeguati e la promozione di risorse di apprendimento online.