Cari membri, collaboratori ed amici,
Rivolgo a tutti un cordiale saluto estivo,

Abbiamo vissuto tutti nelle ultime settimane il dramma di una situazione economica (ma anche politica, sociale e morale) di notevole dimensione. In certi momenti abbiamo temuto (chi più, chi meno) per la solidità dei nostri sistemi economici e sociali. L´Italia era particolarmente toccata, un po´meritatamente, un po´non. Chi soffre, lo leggo oggi su vari giornali italiani, è di nuovo il ceto medio. Quindi noi. Noi operatori di formazione, di ricerca, di cultura, delle scienze e delle arti. Noi “normali” che senza grandi patrimoni dietro di noi ci impegnamo per i nostri giovani, per la vita culturale dei nostri territori e per quella Humanitas che ci è cara fin dalla nascita del CLE.

Sono tempi difficili, piu`difficili di quanto abbiamo pensato fino a poco tempo fa`. In questa situazione sono pensabili due atteggiamenti. Lamentarsi (anche a regione) delle cattive condizioni nelle quali versa l´Europa (e non solo l´Italia, intendiamoci), e rifugiarsi dietro un muro che deve proteggere solo la propria esistenza (materiale), o interpretare la situazione come una sfida a noi stessi, che sappiamo che finisce (quasi sicuramente) un´era di “capitalismo” vecchia tiratura che cosi come si è impostato in questi ultimi tempi non potrà continuare a imperversare.  Altrimenti  farebbe  danni incalcolabili su vasta scala. Fuori da ideologie prefissate bisogna dire che questi eventi recenti (ma anche quelli di qualche anno fa´) dimostrano che un cambiamento paradigmatico deve avvenire, pena la distruzione del mondo civile e delle sue culture millennarie.

Come c´entra il CLE in questa storia? Mica poco, mi pare. Se il nostro operato è un Humanitatis Symposium, e cio´è molto più che un semplice (o complicato) lavoro filologico, siamo chiamati ad esprimerci, a prendere in considerazione cosa sta succedendo attorno a noi. Il CLE si intende un´organizzazione che vuole contribuire, più che mai, alla diffusione di un messaggio altamente umanistico, magari nel suo piccolo, ma “gutta cavat lapidem….”. Il patrimonio filosofico-morale antico e umanistico-rinascimentale contiene tanti contributi utilissimi per ragionamenti su problemi di orientamento individuale e collettivo e lavorare in questo campo può essere stimolante come mai prima, anche se le condizioni economiche sono critiche.

Il cambiamento paradigmatico che necessariamente ci attende non potrà fare a meno di una certa base umanistica, che necessariamente sarà ben differente dai comportamenti finora adottati. Credo che noi umanisti siamo chiamati a dire la nostra con convinzione e senza mezzi termini. Dato che il mondo è molto diversificato e la realtà delle cose è molto complessa e ben lontana da ogni tipo di romanticismo o utopia, il nostro lavoro deve essere interdisciplinare e coraggioso come mai prima.

In ottobre iniziermo la nuova stagione del CLE con un convegno a Genova sul tema eterno dell´amore. L´amore nelle sue varie forme ed espressioni è la base della vita di noi uomini. E per questo motivo il CLE fa bene documentare il suo rilancio con questo argomento.

Il nostro lavoro potrà procedere bene solo se avremo una base organizzativa solida. Nella circolare precedente Vi ho chiesto di rispondere a certe domande di carattere documentario ed organizzativo. Vi ricordo di non mancare a questo appello. In settembre deve stare in piedi il nuovo organigramma del CLE, assieme a un nuovo sito che porta avanti il nostro lavoro costante di aggiornamento.

Vi ricordo anche del progetto della rivista online. Chiedo a ogni punto-CLE di impegnarsi di trovare autori in zona per contributi scientifici e didattici per la nuova partenza autunnale. Sono benvenuti lavori di ricerca e contributi didattici che vanno ben oltre il consueto quadro scolastico, sfiorando magari anche ciò che era impensabile fino a poco tempo fa. In tempi di profondi cambiamenti la provocazione positiva non deve mancare. La rivista online deve essere anche una platea che dia spazio a giovani ricercatori promettenti che in questa cornice potranno dare testimonianza delle loro capacità. Saremo lieti se la nostra iniziativa potrà rendersi utile anche in questo senso.

Vi prego di nuovo di mandarmi presto – entro fine agosto – ev. locandine o riassunti di attività estive svoltisi nei Vostri territori, in forma facilmente pubblicabile (!) sul sito (in costruzione, ma di prossima apertura…)

Vi auguro ogni bene per le ultime settimane di questa estate passata tra temporali di vario genere. A rivederci o risentirci (o rileggerci) fra poco.

Rainer Weissengruber
Presidente del CLE